MASSONERIA

Associazione segreta che trae le sue più lontane origini nelle corporazioni medievali inglesi dei liberi muratori (free masons, da cui l'italiano framassoni), fondata in epoca moderna a Londra nel 1717.

Cenni storici: le origini

Sorta con ogni probabilità nel Medioevo e trasformatasi nel sec. XVIII con intendimenti spiritualisti e speculativi, la m. ha come scopo quello di raccogliere tutti gli uomini liberi di buoni costumi per stimolare il miglioramento della società . Essa reclama origini antichissime e si rifà alla costruzione del Tempio di Gerusalemme (sec. X a. C.) come al simbolo-mito del principio creativo. Come società deriva dalle associazioni medievali di mestieri. I muratori, per la loro arte e privilegio di costruire cattedrali, castelli e roccaforti, costituirono assai presto un'associazione forte e chiusa, volta più di ogni altra a conservare tra gli adepti i segreti professionali dell'arte di costruire. Protetti, in origine, seppur sempre con qualche sospetto, dalla Chiesa, i free masons inglesi, i francs-maçons francesi, i liberi muratori italiani, iscritti in una gilda o corporazione e sottoposti alle sue norme professionali e disciplinari, professanti una pura fede cristiana, andarono ben presto allargando la cerchia dei membri della loro associazione.

La massoneria in Inghilterra

Nel sec. XV in Inghilterra le logge massoniche (la loggia è la cellula base ed è composta da sette membri) cominciarono ad accogliere uomini di Chiesa, nobili e potenti, in nulla legati all'arte muratoria, mentre l'inserimento di numerosi Rosacroce portava alla contaminazione del rituale e all'esaltazione dei simboli (Triangolo con Tetragramma, Sigillo di Salomone, ecc.) . Questa eccezione ebbe due conseguenze: quella di potenziare la m. inglese e quella di trasformarla, influendo poi sulla m. di tutti gli altri Paesi. Da filantropica, vagamente improntata al miglioramento della società, la m. divenne speculativa e si inserì con autorità nella vita pubblica, palesemente in Gran Bretagna, come poi negli Stati Uniti d'America, nel segreto gelosamente custodito in altri Paesi, specie in Italia, dove ancor oggi opera in assoluta discrezione. Nel 1717 le logge londinesi si unirono a creare la Grande Loggia di Londra (che nel 1813 cedette poi il posto alla Gran Loggia Unita d'Inghilterra), il ceppo madre della m. mondiale che pubblicò con la firma di J. Anderson il libro delle Costituzioni (1723), cioè delle norme della società, cui collaborarono anche Payne e Désagouliers. In assoluto veniva proclamata l'importanza dell'amore fraterno, fondamento e pietra maestra del consorzio umano. Veniva confermata inoltre la struttura e l'organizzazione della società. L'adesione alla m. comporta prove fisiche e morali, superate le quali il candidato, dopo aver prestato giuramento, riceve il grembiule e il guanto. I tre primi gradi della m. (apprendista, compagno, maestro) sono detti “simbolici” o azzurri. La m. moderna si articola in altri quattro gradi: eletto, scozzese, cavaliere d'Oriente, principe Rosacroce. Diversa è la gerarchia nella m. di rito scozzese antico e accettato. Essa comprende 33 gradi. I primi tre corrispondono a quelli della m. inglese. Successivamente i gradi sono così divisi: capitolari o rossi dal 4º al 18º; filosofici o neri dal 19º al 30º; amministrativi, bianchi o sublimi dal 31º al 33º. Al Grande Oriente presiede il gran maestro, eletto dall'assemblea dei delegati delle logge.

Lo sviluppo nei secc. XVIII e XIX

Le Costituzioni fondamentali, redatte nel 1723 dal reverendo J. Anderson, impegnavano i massoni a obbedire alla legge morale, a combattere l'ignoranza, a promuovere la fratellanza universale e a rispettare le opinioni religiose degli aderenti. Ma mentre la massoneria del Nordeuropa non mostrò alcuna ostilità nei confronti della religione, nell'Europa latina si imbevve di spirito anticlericale; d'altra parte la massoneria, che propugnava l'unione di uomini di diverse confessioni religiose accomunati da una tollerante morale deista, suscitò l'opposizione della Chiesa cattolica , che condannò l'associazione con la bolla In eminenti di Clemente XII (1738). Divisi in varie "osservanze" o "riti", i massoni assunsero costumi e liturgie diversi a seconda dei paesi in cui si diffuse. Il simbolismo muratorio ancora oggi utilizzato (grembiule, compasso, cazzuola, martello...) risale alla Grande Loggia d'Inghilterra, mentre il Grande Oriente di Francia introdusse l'uso di abbreviare certe parole con la loro iniziale seguita da tre puntini disposti a triangolo equilatero.

La massoneria in Italia

Si diffuse soprattutto in epoca napoleonica, importata dagli ufficiali francesi, ed ebbe un ruolo rilevante nel Risorgimento, mantenendo una caratteristica marcatamente anticlericale e progressista. A essa aderirono tra gli altri G. Garibaldi, F. Crispi, G. Zanardelli, A. Costa, A. Labriola, G. Carducci. Nel 1908 (e fino al 1973) la m. italiana si scisse tra l'obbedienza alla Loggia di Palazzo Giustiniani e quella al Supremo Consiglio d'Italia di Piazza del Gesù. Avversata dal fascismo, che la sciolse e ne vietò l'attività nel 1925, la massoneria risorse a Roma nel 1944. Nel 1981 scoppiò lo scandalo legato al nome della loggia "Propaganda 2", meglio nota come P2: accusata di scandali finanziari e torbide trame politiche, fu sciolta su iniziativa del governo.

sf. [da massone]. 1) Società segreta ispirata a principi cosmopoliti e umanitari (v. oltre). 2) Per estens., forma di fedeltà e di alleanza fra persone che appartengono a uno stesso gruppo o che perseguono un comune ideale.

La massoneria simbolica, come trasformazione della massoneria operativa (rappresentata da effettive confraternite di artigiani che avevano conservato nel corso dei secoli termini e cerimonie degli antichi costruttori di cattedrali), nasce nel Settecento ad opera di alcuni gentiluomini inglesi. Con le Costituzioni di Anderson la massoneria simbolica cerca di legittimarsi sostenendo l'antichità delle sue origini, che vengono fatte risalire ai costruttori del Tempio di Salomone. Negli anni seguenti, attraverso l'opera di Ramsay, da cui prende origine la massoneria detta scozzese, si inserisce nel mito delle origini il rapporto tra i costruttori del Tempio e i Templari, la cui tradizione segreta perverrebbe alla massoneria moderna attraverso la mediazione della confraternita dei Rosa-Croce.

Se nella massoneria delle origini il tema rosacrociano introduce elementi mistici e occultistici in una organizzazione ormai concorrenziale col trono e con l'altare, all'inizio del XIX secolo sarà proprio a difesa del trono e dell'altare che il mito rosacrociano e templare verrà ripreso per combattere lo spirito dell'illuminismo.