5.14.2020

ELIAS ASHMOLE

Se a proposito di Boyle e Newton il rapporto con I'alchimia spirituale presenta aspetti problematici e meriterebbe di essere ulteriormente approfondito, non è in dubbio la piena adesione a questo sapere esoterico da parte di Elias Ashmole (1617-1692), fra i fondatori della Royal Society.

La fede monarchica aveva tenuto questo bizzarro personaggio lontano dalla scena pubblica negli anni della guerra civile e del periodo repubblicano. Aveva così avuto modo di coltivare i suoi interessi per I'alchimia appunto, la magia, I'astrologia e in generale i saperi ermetici, nonché una vera e propria passione per 1'antiquariato e il collezionismo.

Dalle carte lasciate risulta che conosceva bene i manifesti rosarociani,di cui possedeva una traduzione diversa da quella pubblicata da Vaughan nel 1652, e che approvava gli ideali della misteriosa Confraternita, a cui rivolse per iscritto la preghiera di accoglierlo nelle sue fila.

Nello stesso 1652 Ashmole diede alle stampe il Theatrum chemicum britannicum, una ponderosa raccolta di scritti di alchimisti inglesi, esprimendo nell'introduzione un vivo apprezzamento per Michael Maier e rincrescimento per il tatto che non era stato degnato dell'attenzione che avrebbe meritato durante il suo soggiorno inglese. Loda anche Edward Kelley e John Dee. Stupisce che la difesa di Dee, contro il quale alla fine degli anni Cinquanta si scatenò una campagna diffamatoria, non abbia intralcialo l'ingresso di Ashmole nella Royal Society e addirittura l'inclusione del suo nome fra quelli dei soci fondatori.

Ashmole scrisse anche una storia sull'Ordine della Giarrettiera, il più elevato doli ordini cavallereschi inglese, istituito da Edoardo III attorno alla metà del XIV secolo e posto sotto la protezione di San Giorgio. In quest'opera ricorda tra l'altro il conferimento della suprema onorificenza a Federico V, in occasione delle sue nozze con la figlia di Giacomo I. Ciò ha fatto pensare che fosse al corrente del progetto politico connesso a queste nozze e che l'Ordine vi partecipasse in qualche misura, anche contro l'orientamento politico del sovrano.

Ma ciò che rende più che mai interessante il personaggio di Ashmole sono i suoi presunti legami con l'origine della Massoneria moderna. Se disponessimo di più documenti delle poche righe contenute nel suo diario, in un'unica persona si potrebbe forse cogliere il duplice sviluppo del movimento rosacrociano, da una parte incanalatosi nella forma dell'accademia scientifica, dall'altra più o meno arbitrariamente assunto come eredità dalle società segrete.